martedì 7 febbraio 2017

Le 5 fasi dell'elaborazione del lutto


Carissimi lettori, salve!
Avrei voluto/dovuto scrivere un articolo sulla gelosia negli uomini, ma non sono dell'umore adatto (ebbene si, capita anche a noi ogni tanto).
Perciò, per chi ancora non le conoscesse, oggi vi parlerò di un argomento che ultimamente mi interessa tantissimo: le fasi di elaborazione del lutto (inteso come perdita amorosa).
Lo so, è un argomento molto simpatico e divertente (sono sarcastico), perciò non indugiamo oltre, e buttiamoci a capofitto nella prima fase!


IL RIFIUTO: 
Oggi è una bella giornata, va tutto bene, stiamo vivendo un sogno di un amore perfetto... e poi BAM! il nostro amore se ne esce con "voglio una pausa", o "dovremmo restare amici"... Quale che sia la variante scelta per introdurre l'argomento, il risultato è solo uno: tutti i nostri progetti, i nostri sentimenti, i bei momenti passati insieme... tutto finito. All'improvviso. 
E noi, sorpresi da questo fulmine a ciel sereno e dall'instabilità emotiva che si profila all'orizzonte, fatichiamo a riconoscere la fine, anzi la rifiutiamo. 
Ed a poco serve, se le avvisaglie di una rottura vi erano gia prima: incassiamo il colpo, convinti (o forse è meglio dire speranzosi) che sia solo una fase, un malumore temporaneo, e presto tutto tornerà come prima... o no?
 E se tutto dovesse rimanere così? e se tutto quello che abbiamo costruito, pianificato, vissuto fosse finito davvero? Mille dubbi, mille domande, zero risposte... tutte cose che dovrebbero farci capire che nella vita non ci sono certezze... anche quello che sembrava un amore solido può sgretolarsi, se non protetto adeguatamente...
Lo so, tutto questo fa male, e tutto questo dolore porterà inevitabilmente a...

LA RABBIA: 
Un senso di ingiustizia vi preme sul petto, e senza pensarci due volte iniziate a dirvi che la colpa è sicuramente di un terzo incomodo che si è preso gioco della nostra anima gemella, portandocela via... 
Perchè è più facile, soprattutto in questa fase, incolpare gli altri, piuttosto che guardare alle nostre responsabilità. 
Ma si, abbandoniamoci alla rabbia, sfoghiamoci... e nel frattempo prendiamocela anche con chi ci sta vicino, nel tentativo di aiutarci... Gli amici, i parenti... non capiscono niente loro, ci propinano frasi fatte, ci dicono che "il mare è pieno di pesci", e che "se non è durata non era la persona giusta"... 
Possiamo anche prendercela con Dio o col destino, per quanto vale... non risolviamo niente lo stesso.
O meglio, esprimere rabbia ci permette di proseguire nel percorso di elaborazione... occhio solo a non esagerare con gli sfoghi, cercate di iniziare a ragionare sulle cause che hanno portato a tutto questo, fino a scendere a patti con noi stessi, in una specie di...

LA NEGOZIAZIONE: 
Ok, fermi tutti... razionalizziamo! Perchè siamo arrivati a questo punto? Cosa abbiamo sbagliato? 
E, in piena tradizione Matrixiana, ci chiederemo poi "Sarebbe andata diversamente se avessi fatto qualcosa di diverso?". 
Tutte domande legittime... fatte al momento sbagliato. 
In questo momento ci crediamo ancora, crediamo che il nostro rapporto sia ricucibile, che non sia sparito del tutto, che possa "rinascere" a miglior vita... Chissà, magari succede davvero... o magari no. 
L'importante in questi casi è cercare di non illudersi troppo... la situazione è fuori dal nostro controllo, ed è reale... non possiamo far niente per tornare a prima, e questi pensieri portano a...

LA DEPRESSIONE: 
E' finita. Ormai lo abbiamo capito... 
Lo avevamo capito già da prima, ma è arrivato il momento di ammetterlo con noi stessi... improvvisamente non abbiamo poi tanta voglia di uscire, di ridere, di vedere gente... passiamo le nostre giornate in casa, al lavoro siamo apatici e svogliati, ed ascoltiamo canzoni deprimenti... 
Eppure, in tutta questa tenebra, ci restano i ricordi dei bei momenti passati insieme a quello che ormai consideriamo l'amore della nostra vita... ci ritroviamo a guardare le foto fatte insieme, a rileggere i mille messaggi scambiati, a chiederci come è possibile che sia tutto finito, se ci amavamo così tanto... Ma è finita. Ormai lo abbiamo capito... e questo significa che la fase successiva è...

L'ACCETTAZIONE: 
Finalmente intravediamo la luce fuori dal tunnel... non siamo ancora al 100%, ma ci sentiamo più attivi, più socievoli e, generalmente, più sereni. 
Il nostro cuore è ancora pesante ed ammaccato, ma abbiamo iniziato a dargli una sistemata, perchè sappiamo che, quando il tempo sarà giusto, dovremo presentarlo ad un'altra persona... una persona che, si spera, stavolta lo tratti con più attenzione.


Queste sono le 5 fasi che si attraversano dopo una perdita amorosa. 
C'è da considerare però che non siamo noi a decidere che fase attraversare e per quanto tempo. Ogni fase va vissuta in modo naturale, senza cercare di accelerare i tempi di "guarigione". 
Inoltre, non è un ordine prestabilito, e molto spesso capita di vivere più fasi contemporaneamente, o una fase più volte... questo non significa che non stiamo facendo progressi, ma solo che non avevamo finito con quella fase. 
Ho visto persone reagire ad una rottura prima con rabbia, per poi cadere nella depressione e tornare al rifiuto... ma è altrettanto vero che nessuna fase è obbligatoria, e può capitare di saltarne qualcuna senza per questo ritrovarsi con lutti irrisolti. 
Insomma, l'elaborazione del lutto è un processo soggettivo, e sarebbe meglio non interferire con il suo naturale percorso. Dobbiamo cercare di accettare i nostri sentimenti e gli stati d'animo che stiamo vivendo, ma non significa che dobbiamo farlo da soli. 
E' sempre utile parlare con gli amici, i parenti e perchè no, anche uno psicologo, per confrontarsi e piano piano accettare la perdita, ed andare avanti.

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